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Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria

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Il Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria, abbreviato M.A.N.U., ha sede nel complesso di S. Domenico, un ex convento che dopo essere stato utilizzato come caserma militare durante le dominazioni Napoleoniche è passato allo stato con l’Unità d’Italia per diventare, appunto, sede del museo nel 1948.

Il museo nasce grazie alla decisione di raccogliere i patrimoni dei vari musei civici sparsi nel territorio perugino, compresi quelli di alcune collezioni private, in un unico museo, oggi fra i più ricchi per qualità e quantità di reperti di epoca etrusca e romana

L’attuale assetto risale al 2009 e segue un ordine cronologico, dalla preistoria all’età romana. Un percorso intervallato da sale ad indirizzo tematico o contestuale, come la ricostruzione della Tomba dei Cai Cutu in una sala sotterranea situata nel chiostro del convento. Questa è stata ritrovata inviolata nel 1983 e conteneva una cinquantina di urne in tipico stile Perugino, più un sarcofago in arenaria nel quale sono stati ritrovati i resti di un inumato (l’inumazione era una pratica comune nell’era arcaica, sostituita poi con la cinerazione in epoca ellenistica). Tutte le urne presentano l’iscrizione con il nome del defunto e sono tutte appartenenti alla stessa famiglia, quella appunto dei Cai Cutu.

Continuando il percorso, lungo le pareti del chiostro del convento sono stati collocati diversi reperti provenienti da alcune necropoli perugine in aggiunta ad altri pezzi di età romana ed epigrafi ad illustrare la rinascita di Perugia (Perusia Restituta) dopo l’intervento di Ottaviano a seguito della battaglia vinta contro Lucio Antonio.

In una sala vicino alla scala sono state collocate alcune sculture romane, fra cui un Telamone di marmo di età presumibilmente imperiale.

Salendo al piano superiore, si possono notare le varie urne in travertino risalenti al periodo che va dal III al I secolo a.C., raffiguranti scene di cultura greca, anche queste provenienti dalle necropoli perugine. Sullo stesso piano è ospitato l’altro spazio espositivo, dedicato alla Tomba dei Cacni (III-II secolo a.c.). Rinvenuta solo nel 2003 dai Carabinieri (Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Roma) in località Elce, proprio lungo l’importante via di collegamento che univa Perugia con Cortona e Chiusi. La tomba conteneva il sarcofago, le urne e il corredo funebre. Le urne sono costruite in travertino e rappresentano lo stile tipico delle necropoli perugine del tempo. Numerose sono le decorazioni che le stesse riportano, soprattutto riguardanti il mondo della mitologia greca.

Sullo stesso piano della struttura sono inoltre esposte le collezioni numismatiche e gli amuleti (provenienti dalla collezione privata Bellucci).

Il vero percorso del Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria ha comunque inizio con una sezione preistorica che, grazie al supporto di interazioni multimediali, fra cui varie immagini, ricostruisce il percorso delle origini dell’uomo, fino alla scomparsa dell’Homo sapiens. Si procede poi, rispettando un ordine cronologico, fino a raggiungere gli spazi dedicati agli Umbri e agli Etruschi che sono divisi, dedicando rispettivamente un’ala ciascuno e cercando di mettere a confronto le due civiltà in modo da poterne cogliere anche le similarità che presentavano.

Si procede con una sezione dedicata alle necropoli Perugine, con pezzi di alto valore (come il sarcofago dello Sperandio). Il percorso continua nel corridoio adiacente che ricostruisce la storia di Perugia dall’epoca villanoviana fino all’epoca romana.

Viene infine dedicata una sala al famoso Cippo Perugino. Questo fu rinvenuto nel 1822 su colle di S. Marco.

Il M.A.N.U. è sicuramente una delle attrazioni turistico/culturali più apprezzate fra tutta l’offerta cittadina, con un pubblico che rimane sempre estasiato e sorpreso, spesso anche dalla poca affluenza.

Aggiunto ai preferiti con successo.

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