L’oratorio, collocato in Via Consolare, fu sede di un ospedale del comune di Spello e dal XV secolo fu destinato ad ospitare la Confraternita del Buon Gesù, che dirigeva l’istituzione assistenziale. La congregazione, secondo le Cronache degli Olorini, fu fondata nel 1444 proprio da San Bernardino da Siena durante una sua predica in San Lorenzo. L’ente fu soppresso nel 1571, per volere del visitatore apostolico, per via dello sperpero di beni e denaro. Oggi l’edificio è di proprietà privata e viene utilizzato per usi laici.
La struttura è stata colpita dal terribile terremoto del 1882 e, in seguito ai danni, la facciata venne arretrata: questa presenta un portale archiacuto sormontato da una monofora. I battenti dell’antico portale, che risale al XV secolo, sono conservati nell’atrio della chiesa di Santa Maria Maggiore. Sul timpano è affrescata un’immagine di San Bernardino che è stata staccata dalla facciata originaria e sovradipinta sull’affresco più antico nel 1942 da Benito Balducci.
All’interno dell’ex oratorio sono conservati affreschi di scuola umbra del XVI secolo: per uno di questi, raffigurante una Madonna con Bambino fra San Girolamo e San Bernardino, è stato avanzato il nome di Andrea d’Assisi, detto l’Ingegno. Tale affresco, assieme alla finta parasta della cornice che lo inquadrava, sono stati staccati dopo il 1903 dal restauratore Giuseppe Colarieti Tosti e trasferiti dapprima nella Cappella del Crocifisso in Santa Maria Maggiore, e successivamente, nella Pinacoteca Civica, dove si trovano attualmente.