Il complesso monumentale dedicato a San Nicolò, composto dalla chiesa e dal Convento annesso, si trova nel centro storico cittadino di Spoleto, nei pressi di Via Elladio. La struttura venne realizzata a partire dal 1304 dai frati Agostiniani su un’area precedentemente occupata da alcune abitazioni private e da altri due edifici religiosi: la primitiva chiesa del IV secolo, dedicata a San Nicolò di Bari e la chiesa di San Massimo. Il nuovo complesso venne realizzato in forme monumentali con la Chiesa ad un’unica navata, dal forte sviluppo verticale, e il Convento che ospitava la ricca biblioteca divenuta un importantissimo circolo umanistico frequentato dai maggiori eruditi del tempo, tra i quali spicca il nome di Martin Lutero che vi dimorò nel 1512.
La facciata della Chiesa è molto semplice, a doppio spiovente con un portale d’ingresso in stile gotico, decorato da una lunetta affrescata rappresentante la Madonna tra i santi Agostino e Nicola, datato al 1412 ed attribuito ad un pittore convenzionalmente chiamato “Maestro della Dormitio di Terni“.
La struttura del convento è impreziosita dalla presenza di ben due chiostri: uno, trecentesco, realizzato in pietre bianche e rosa con arcate a tutto sesto sorrette da pilastri, ed uno, più tardo, realizzato nel XV secolo e costituito da due ordini di pilastrini in cotto.
I porticati racchiudono l’ampio cortile nel quale sono esposte due sculture lapidee di Anna Mahler: Donna che beve e Donna che guarda il sole.
Il complesso monumentale Di San Nicolò venne distrutto nel 1767 da un violento terremoto, cadde in disuso e fu adibito per secoli a magazzino e ricovero di fortuna fino al recupero avvenuto in epoca moderna, nel 1960.
Attualmente la struttura viene utilizzata come centro congressi ed espositivo per spettacoli culturali di vario genere.