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Arco Etrusco

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Forse la più bella e maestosa testimonianza dell’appartenenza di Perugia all’antica civiltà Etrusca, è proprio l’arco Etrusco, conosciuto anche come Arco Augusto (oppure porta Tezia, porta Settentrionale, porta Pulchra, porta di Via Vecchia ecc.). Le sue origini sono riconducibili al III secolo a.C., costruito lungo il perimetro dell’antica cinta muraria etrusca, era la più importante porta d’ingresso.

Il materiale utilizzato per la sua realizzazione è quello tipico delle costruzioni etrusche, cioè il travertino, estratto dalla cava di S. Sabina. L’assemblaggio dei cubi è stato fatto senza l’ausilio di nessuna malta. L’arco è disposto al centro di due torri di forma trapezoidale, costruite con le stesse tecniche.

Di sicuro è la più antica di tutte le porte Perugine e non è stata soggetta a molte modifiche durante i secoli, ad eccezione di una loggia rinascimentale collocata sopra il torrione sinistro e di una fontana costruita nel XVII secolo, ai piedi dello stesso torrione.

Il nome con cui è anche conosciuta l’opera, cioè Arco Augusto, ha origine da un avvenimento che ha visto protagonista proprio l’imperatore Ottaviano Augusto nel 40 a.C.. Quest’ultimo infatti, nel tentativo di cacciare Lucio Antonio, fratello di Marco Antonio con il quale Ottaviano era in guerra per conquistare il potere di Roma, devastò e incendiò Perugia, in uno dei più grandi assedi dell’epoca antica subiti dalla città. Ottaviano però ne prese subito possesso e si occupò immediatamente della riqualificazione, dando di fatto nuova vita sociale e architettonica a Perugia, nominandola “Augusta Perusia”, iscrizione tutt’oggi visibile sul doppio giro di conci dell’arcata, il cui recente restauro ad opera del comune di Perugia ha recentemente portato alla luce una finora sconosciuta vernice rossa con cui era colorata la scritta, verosimilmente affinché questa potesse essere letta anche da lontano.

Sull’arco però compare un’altra scritta, sulla cornice subito sopra l’arcata, che recita “Colonia Vibia”, fatta apporre dall’imperatore Romano di origini perugine, Gaio Vibio Treboniano Gallo (nato a Monte Vibiano Vecchio, nel comune di Marsciano, imperatore dal 251 al 253 d.c.), con la quale appunto nominava Perugia una colonia romana.

L’arco Etrusco è situato in piazza Fortebraccio, vicino al Palazzo Antinori-Gallenga Stuart ed attraversandolo si accede al centro storico da via Ulisse Rocchi che, se seguita, porta direttamente a Piazza Danti dove si affaccia il lato principale della cattedrale di San Lorenzo.

Aggiunto ai preferiti con successo.

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