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Cosa vedere a Gubbio

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Scopri cosa vedere a Gubbio, la città dei ceri.

Gubbio ha conservato pressoché intatto il suo aspetto medievale. Le mura cittadine corrono ancora intorno al centro storico, costituito da edifici di epoche diverse. Si va dal medioevo al rinascimento e tutti si arrampicano suggestivi sulle pendici del monte che li ospita: scenari architettonici unici nel loro genere. In una cornice paesaggistica e panoramica che vi lascerà senza fiato. Provate a scoprirne gli immensi tesori esplorando le vie della città!

Entrando dalla parte bassa, potrete immergervi immediatamente nella storia locale visitando la Chiesa della Madonna del Prato. Poi il Mausoleo dei Quaranta Martiri (vittime dei tedeschi nel 1944, a cui è stata dedicata l’omonima piazza poco distante). E il più antico Mausoleo di Pomponio Grecino. Quest’ultimo, insieme all’Antiquarium ed al Teatro Romano, costituisce una delle testimonianze più significative della potenza eugubina nell’età imperiale. Da via del Teatro e da via Matteotti potrete entrare nel centro cittadino. Arriverete a Piazza Quaranta Martiri. Qui si affacciano le Logge dei Tiratori. Erano legate all’attività dei lavoratori della lana, che “tiravano” i panni per fare in modo che raggiungessero le dimensioni desiderate. Vicino sorge la monumentale Chiesa di S. Francesco con l’annesso Convento, in cui la tradizione vuole che il santo di Assisi abbia indossato per la prima volta il saio.

Risalendo via della Repubblica troverete, alla vostra sinistra, la Piazza di S. Giovanni con l’omonima Chiesa, prima di raggiungere via Baldassini. Si tratta di una delle arterie principali del centro, sulla quale sorgono numerosissimi monumenti degni di nota. Girando a destra incontrerete le Chiese di S. Giuseppe e di S. Francesco della Pace rispettivamente legate all’Università dei Falegnami e a quella dei Muratori e Scalpellini. Sulla sinistra vi accoglierà la Casa di San Ubaldo. Un edificio due-trecentesco mirabilmente conservato ma che tuttavia probabilmente non fu mai usato come dimora dal santo Patrono.

A questo punto avrete davanti ai vostri occhi una delle più straordinarie opere di architettura urbana mai realizzata in epoca medievale. Il cuore pulsante della città di Gubbio: la bellissima Piazza Grande. Un mirabile esempio di piazza pensile. È incorniciata dalle eleganti facciate dei Palazzi Ranghiasci, Palazzo del Podestà (o Pretorio) ed il gemello Palazzo dei Consoli. Per l’eleganza del fabbricato, quest’ultimo, domina la piazza ed è divenuto simbolo della città stessa.

Dal loggiato annesso al Palazzo potrete percorrere via dei Consoli fino ad un’altra importantissima icona cittadina: la Piazza del Bargello. Sulla quale sorgono l’omonimo Palazzo e la famosissima Fontana dei Matti. Dove, secondo la tradizione, è possibile ottenere la patente di matto e la cittadinanza eugubina. Sarà sufficiente espletare il rituale che prevede di girare tre volte intorno alla fonte. Da qui, spingendovi verso l’estremità nord-occidentale del centro abitato, raggiungerete via del Capitano del Popolo. Su cui si erge l’omonimo Palazzo del Capitano del Popolo, poco lontano da altri edifici da non perdere: Palazzo Beni ed il settecentesco Teatro Comunale.

Percorrendo interamente l’annesso Parco Ranghiasci, arriverete alla parte alta della città, che ospita altri due simboli di Gubbio: il Duomo, dedicato ai Martiri Mariano e Giacomo ed il Palazzo Ducale, voluto da Federico di Montefeltro nel Quattrocento. E se pensavate di aver concluso il tour tra le cose da vedere a Gubbio, non illudetevi. All’estremità opposta, a est della città, lungo le mura cittadine, troverete infatti la bellissima Statua di S. Ubaldo, le Chiese di S. Pietro e della SS. Trinità e, ancora, la Chiesa di S. Agostino immediatamente fuori le mura. Arrivati fin qui non vi resta che fare un ultimo sforzo per percorrere, in salita, la suggestiva via dell’Appennino. Vi condurrà in cima al Monte Igino. Dove ammirerete degli scenari mozzafiato della valle circostante e della meravigliosa Basilica di San Ubaldo, patrono di Gubbio, dove ogni 15 Maggio vengono portati e custoditi i famosi Ceri della città.

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