La Torre Civica di Trevi, che si innalza all’angolo sud-est di Piazza Mazzini, venne eretta nel Duecento probabilmente insieme al Palazzo Comunale. Nel corso dei secoli fu più volte restaurata a causa dei danni provocati da terremoti, eventi bellici o altre calamità. In particolare, nel 1420 Corrado Trinci, Signore di Foligno, si impossessò di Trevi e ordinò che si abbassasse la torre; cessato il suo dominio, però, il Comune la fece rialzare, poiché da lontano non si udiva il suono delle campane. Queste, oggi mute, venivano utilizzate per convocare le adunanze cittadine e per altre funzioni, tutte indicate su un’iscrizione (in forma di distico) sulla campana Maggiore: “Convoco arma, signo dies, noto horas, debello nubila, concino laeta, ploro rogos”, che si traduce in “Raduno le truppe, conto i giorni, suono le ore, discaccio i temporali, celebro le feste, piango i morti”. La Torre è simbolo del Comune.