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Casa Romana di Spoleto

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La Casa Romana fu scoperta nel 1985 dall’archeologo spoletino Giuseppe Sordini, il quale si dedicò alla sua ristrutturazione fino al 1914, anno della sua morte.

La casa si trova in prossimità del Foro romano, attuale Piazza Mercato. Si tratta sicuramente di una casa appartenuta ad un personaggio di spicco dell’epoca, questo si deduce dalla raffinatezza degli elementi decorativi e dalla sua architettura. Durante gli scavi fu rinvenuta un’iscrizione dedicata all’imperatore Caligola e firmata da Polla, questo cognome non può non far pensare che la casa fosse appartenuta a Vespasiana Polla, madre dell’Imperatore Vespasiano e originaria della zona tra Norcia e Spoleto. Nonostante i molteplici restauri fatti nel corso del tempo, il tipo di muratura e lo stile degli affreschi e dei mosaici collocano la Casa Romana nel I secolo d.C. infatti, la divisione dei suoi ambienti ci riporta subito allo schema architettonico usato nelle case patrizie costruite tra la fine dell’età repubblicana e l’inizio di quella imperiale. Gli ambienti della Domus conservano dei bellissimi mosaici pavimentati quasi intatti. Dopo un breve corridoio si accede alla sala centrale, l’Atrium, al centro del quale si può ammirare l’Impluvium, una vasca di forma quadrata nella quale si raccoglieva l’acqua piovana per poi convogliarla nella sottostante cisterna profonda 7 metri. Subito dopo l’Atrium si entra nell’Ablinum, la sala più elegante e ricca della casa, luogo dedicato alle attività familiari, politiche e sociali del proprietario. Questa sala è fiancheggiata da due ambienti minori la cui decorazione risale probabilmente ad epoca più tarda. L’ambiente di sinistra probabilmente comunicava, in origine, con il Peristilium che era un giardino interno chiuso da un portico.  Intorno all’atrio si dispongono due camere da letto (cubicola), e due ambienti aperti (alae). I Mosaici pavimentati a tessere bianche e nere hanno disegni geometrici con tracce di decorazione a encausto.

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