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Cosa fare a Spoleto

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Oltre ad una storia millenaria e affascinanti monumenti, a Spoleto avrete la possibilità di scoprire una natura selvaggia. Fatta di secolari boschi e corsi d’acqua cristallina è, in altre parole, l’ambiente ideale per ogni tipo di escursione o per una semplice passeggiata all’aria aperta.

Pedalando su una bicicletta, a piedi o in sella ad un cavallo, sono numerosissimi i sentieri da percorrere. Immergetevi tra i lecci sempreverdi del “Bosco sacro” che ricopre il Monteluco. Scoprite i numerosi eremi e le grotte di cui è disseminato. Raggiungete il Santuario di Monteluco fondato, secondo la tradizione, da San Francesco in persona. Oppure pedalate lungo la Spoleto-Norcia. Una tratta ferroviaria dismessa che oggi è divenuta una splendida pista ciclabile. È lunga 51 chilometri, ed è caratterizzata da suggestive gallerie e alti viadotti da cui godere di panorami da favola. Spoleto, inoltre, è anche una tappa del “Cammino di San Francesco”, l’itinerario che ripercorre i luoghi della vita del Poverello di Assisi.

Restando in città potrete optare per un tour con le nostre guide professionali tra monumenti, chiese e musei. In aggiunta a questo potreste cimentarvi in una insolita caccia al tesoro, che si trasforma in una caccia alle “sculture”. L’edizione del Festival dei Due Mondi del 1962, infatti, aveva ospitato su proposta di Giovanni Carandente una vera e propria Mostra di sculture in città. Alla quale avevano partecipato ben cinquantatré scultori, tra i più noti del tempo. Realizzarono 104 sculture disseminandole tra le vie e le piazze cittadine. Buona parte di quelle opere d’arte sono oggi conservate al National Gallery di Washington. Con un po’ di pazienza, però, potrete avere il privilegio di ammirare alcuni di quei capolavori che ancora abbelliscono le strade spoletine.

Questo l’elenco delle sculture che potrete trovare in città: Teodelapio di Alexander Calder (Piazzale Polvani), Stranger III di Lynn Chadwick (Piazza del Duomo), Colloquio Spoletino di Pietro Consagra (Via Salara Vecchia/Via Filitteria), Spoleto 1962 di Nino Franchina (Piazza del Comune), Il dono di Icaro di Beverly Pepper (Piazzale Roma), Colonna del Viaggiatore di Arnaldo Pomodoro (Viale Trento e Trieste).

Nella parte nord della città si trova il Parco Pubblico di Villa Redenta. Una lussuosa dimora costruita su un antico quartiere romano. Oggi è uno spazio verde fruibile a tutti e ideale per una tranquilla passeggiata. A poca distanza troverete uno dei complessi monumentali più famosi di Spoleto. Nonché patrimonio mondiale dell’UNESCO dal 2011, la Basilica di San Salvatore e il Monumentale Cimitero Civico. All’interno del quale, se non siete troppo superstiziosi o paurosi, sarà possibile ammirare delle ricche sepolture.

Dulcis in Fundo, potrete godervi un meraviglioso connubio tra natura e architettura. In grado di disegnare un panorama che non mancò di incantare un personaggio del calibro di Wolfgang Von Goethe quando, nel Settecento, visitò la città. Davanti alla vostra vista si aprirà l’indescrivibile scenario del Ponte delle Torri. Un’opera monumentale composta da dieci arcate che collegano il colle S. Elia con il Monte Luco e, immediatamente al di sopra, la maestosa fortezza della Rocca Albornoziana. Dalla cima del Colle S. Elia dominava e difendeva la città. La struttura oggi ospita il Museo Nazionale del Ducato di Spoleto.

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