A Gubbio le tracce della tradizione della ceramica si fanno risalire al Neolitico (VI – V millennio a.C.) e attraversano tutti periodi storici per arrivare a un particolare splendore in epoca romana. Nel Medioevo l’attività di produzione della ceramica vede un periodo di intenso sviluppo a partire dalla metà del XV secolo. Gubbio accolse in quel periodo numerosi maestri forestieri provenienti dai maggiori centri delle vicinanze (Siena, Norcia, Borgo Sansepolcro, Teramo, etc.) i quali affiancarono i vasai locali creando una scena di scambio e condivisione artistica molto feconda. Uno dei risultati di questa splendida commistione culturale è rappresentata dai lustri rossi, argentei e dorati ottenuti in terza cottura secondo la tecnica strutturata da uno dei più importanti ceramisti del Rinascimento: Cipriano Piccolpasso. Dopo questo periodo di grande splendore l’interesse per la ceramica di Gubbio ebbe un piccolo calo per tornare poi al centro dell’attenzione a metà dell’Ottocento, quando la tecnica dei lustri metallici venne riscoperta e sviluppata adattandola alle fabbriche moderne e alle nuove necessità di produzione. Al Museo Civico di Palazzo dei Consoli, situato al centro della città, potrete scoprire la storia di questa importante tradizione attraverso bellissime collezioni come quella della bottega seicentesca di Mastro Giorgio Andreoli o del vasellame farmaceutico in terracotta rossa.