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Tuoro sul Trasimeno

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Tuoro sul Trasimeno

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Scopri Tuoro sul Trasimeno, il gioiello sul lago

Scopri Tuoro sul Trasimeno e lasciati incantare dalla sua bellezza.

Il cuore dell’Italia centrale, nella sua meravigliosa terra umbra, custodisce l’incantevole borgo di Tuoro sul Trasimeno.

Come deducibile dal suo nome, Tuoro ha uno stretto rapporto con il magnifico Lago Trasimeno. Il più esteso specchio d’acqua dell’Italia centrale, poiché vi si affaccia sulle rive settentrionali. Qui l’azzurro delle acque si fonde in perfetta armonia con le avvolgenti e verdeggianti terre dando un senso di morbidezza e fluidità. Ad abitare in questa modesta cittadina, il cui territorio è situato all’interno del Parco Regionale del Lago Trasimeno, sono meno di 4000 individui. Insieme ai visitatori possono godere di un incantevole paesaggio lacustre.

Fa parte del territorio di Tuoro anche una delle tre isole del Lago Trasimeno, l’Isola Maggiore. Incantevole esempio di autenticità, in cui è visibile ancora l’antico villaggio di pescatori. Ricco di sentieri, di arte e cultura, passeggiando per le sue vie si percepisce un clima disteso e rilassato. È l’unica isola del Trasimeno regolarmente abitata. Raggiungibile mediante il traghetto dal lido di Tuoro e dai vicini comuni di Castiglione del Lago e di Passignano sul Trasimeno.

Le testimonianze sulle origini del centro abitato di Tuoro sono databili al periodo che va dal 1200 al 1300. Ma questa località è ben nota sin da tempi molto più remoti per essere stata teatro della sanguinosa e repentina Battaglia del Trasimeno. Una tra le più cruenti e note battaglie della Seconda Guerra Punica. Lo scontro avvenne nel 217 a.C.. Le truppe cartaginesi capeggiate dal condottiero senza scrupoli Annibale Barca si confrontarono con quelle romane guidate dal console Gaio Flaminio Nepote. Il quale perse la vita durante l’imboscata, così come la maggior parte dei suoi soldati. Annibale agì con astuzia e ingegno e la sua scaltrezza gli permise di cogliere impreparato l’esercito avversario. Le legioni romane subirono una pesante disfatta. I soldati romani deceduti durante la battaglia furono infatti circa diecimila.

A tal proposito, nella prima metà di giugno ogni anno Tuoro torna indietro nel tempo. Fino al lontano 217 a.C. e gli abitanti del borgo si cimentano nella rievocazione della Battaglia del Trasimeno. Combattuta tra Annibale e Flaminio e le rispettive truppe. Oggi come ieri, i soldati marciano con armature e abiti d’epoca. Si radunano e simulano addestramenti e momenti della vita religiosa e lavorativa del paese. Il Castrum Romano di Tuoro ospita anche esposizioni didattiche adatte a tutti.

Il territorio di Tuoro è costituito da quattro rioni: il rione Trasimena, il rione Colonna, quello di Malpasso e il rione Valromana. I simboli dei rioni sono composti dalla combinazione di diversi colori, rispettivamente giallo-blu, bianco-azzurro, bianco-rosso, e giallo-rosso. Con lo scopo di esaltare questa ripartizione territoriale, di riportare in auge le antiche tradizioni e gli importanti momenti storici che caratterizzavano la vita quotidiana degli abitanti del borgo, ogni anno gli abitanti organizzano un importante evento. Il Ferragosto Torreggiano.

Questa manifestazione si svolge tra la fine del mese di luglio e si conclude con il Ferragosto. Tutto il borgo partecipa attivamente al Lancio della sfida, una disputa teatrale che dà inizio all’evento. I cortei mostrano fierezza e orgoglio durante la Sfilata Storica. Si procede con rappresentazioni teatrali, giochi che prevedono sfide tra i diversi rioni. Vengono, inoltre, degustate pietanze tipiche che riportano in vita un passato lontano durante la Cena Storica. L’evento, anch’esso rievocazione storica della Battaglia del Trasimeno del 217 a.C., dedica una giornata celebrativa a ciascun rione. “Il Gran Giorno”, in cui continuano le rievocazioni, le sfilate, i giochi e la festa.

L’evento si conclude con il Palio. La gara più avvincente e più importante di tutto il Ferragosto Toreggiano: il Tiro della Biga. A turno alcuni rappresentanti di ogni rione tirano un carro attraversando in velocità le vie del paese, incitati dai rispettivi sostenitori. Il gruppo che avrà completato il percorso nel minor tempo vincerà la gara. Questa sfida conferisce a uno dei rioni di Tuoro orgoglio e prestigio sugli altri tre e determina il vincitore dell’anfora della vittoria.

Un altro evento importante che rappresenta un’occasione di festa e di unione per gli abitanti di Tuoro e per tutti i visitatori è l’Infiorata. Ha luogo ogni anno nel mese di giugno in occasione della Processione del Corpus Domini. Meravigliosi esemplari floreali vengono recisi dalle dolci colline tuoresi, ma anche donati dalle aziende florovivaistiche della zona. I vicoli in stile medievale si tingono di colori. I profumi della variegata moltitudine di fiori vengono sprigionati per tutto il borgo. Gli abitanti si uniscono. Insieme creano dei bellissimi quadri floreali, dei tappeti di petali che illustrano e fondono insieme tradizione, fede religiosa e storia.

Durante le festività natalizie e sino all’Epifania, non potete invece perdere Tuoro in Favola. Una manifestazione che prevede numerosi appuntamenti nelle strade e nelle piazze di Tuoro sul Trasimeno. All’insegna della musica, del teatro, delle mostre e di eventi dedicati agli adulti e ai più piccini. Un’altra ricorrenza tuorese volta ad esaltare la musica, il teatro e la cultura è il Piccolo Festival del Rondò. Una rassegna di musica classica e teatro che trova la sua location nel cuore del centro storico, nella suggestiva Piazzetta del Rondò. Nell’incantevole terrazza che si affaccia sul Lago Trasimeno vanno in scena virtuosi maestri e artisti. Con meravigliose sonate e concerti eseguiti dal vivo.

Sono numerosi anche gli eventi dedicati alla gastronomia e alla degustazione di prodotti tipici.

Tra questi ricordiamo Campo del Sole Campo diVino. Che si svolge durante il periodo estivo, precisamente nel mese di luglio. Nella suggestiva cornice scenografica del Campo del Sole, il magico museo a cielo aperto situato sulle rive del Lago Trasimeno. I partecipanti potranno degustare prelibate pietanze preparate con prodotti locali di altissima qualità. Accompagnarle sorseggiando degli ottimi vini, anch’essi eccellenze locali e prodotti di punta delle aziende vitivinicole dell’area del Trasimeno.

A dare avvio alla stagione autunnale c’è invece un’altra manifestazione di carattere enogastronomico organizzata da Tuoro sul Trasimeno, la Festa dell’olio e dei sapori d’autunno. Vede come protagonisti gli eccellenti oli umbri, altri prodotti locali e tipici della nuova stagione che saranno serviti durante degustazioni. Le pietanze saranno realizzate come vere e proprie esaltazioni della gastronomia. Verranno realizzate delle degustazioni guidate dell’olio e dei laboratori anche per i più piccoli. Non mancheranno le esposizioni di artigianato locale, gli accompagnamenti musicali e l’intrattenimento culturale.

La produzione di olio extravergine d’oliva ha infatti per Tuoro sul Trasimeno una notevole importanza dal punto di vista gastronomico. Ma anche culturale e sociale. L’olio rappresenta uno dei prodotti che risiedono alla base della tradizione umbra. Così come il vino, che viene prodotto dalle uve dei preziosi vitigni dei Colli del Trasimeno.

Con lo scopo di valorizzare e di promuovere il prodotto locale, annualmente Tuoro sul Trasimeno organizza anche un concorso fotografico chiamato L’Oro d’Oliva. Ha come soggetto principale l’olio extravergine di oliva in tutte le sue forme. Dalle piante da cui viene estratto, passando per i cicli produttivi, sino a giungere all’eccellente prodotto finito. Destinato ad aggiungere un gusto prelibato ed un tocco di genuinità alle tavole dei buongustai.

Tra le attività artigianali che caratterizzano maggiormente l’economia del borgo di Tuoro sul Trasimeno vi è la lavorazione del merletto e la produzione di eccellenti e pregiati manufatti.

Scopri cosa vedere a Tuoro sul Trasimeno, l’incantevole borgo affacciato sul lago.

Passeggiando per i boschi che vivacizzano la parte alta del borgo, nella zona del Monte Castiglione, vi imbatterete nei resti del Castello di Vernazzano. Una suggestiva costruzione che un tempo incuteva timore ai nemici e garantiva la sicurezza del borgo. Qui rimarrete colpiti dalla sua Torre, risalente al XIII secolo, che oggi presenta una impressionante pendenza di ben 13 gradi.

Un altro importante edificio dell’area del Lago Trasimeno che potrete ammirare è il Forte di Montegualandro. Risalente all’epoca etrusca e anch’esso situato in una posizione dominante.

A Tuoro potrete anche trovare i resti dell’antica Chiesa di Sant’Agata, che si trova in cima a una collina. Mentre a valle è presente la Chiesa di Santa Maria Maddalena, che venne edificata successivamente. Il borgo vi offrirà la visione anche di quello che è stato il più importante esempio di architettura romanica presente nella zona del lago Trasimeno. Ovvero la Pieve di Santa Maria dei Confini, meglio nota come Pieve Confini.

Potrete anche passeggiare nel piccolo centro storico del borgo, in cui respirerete un’atmosfera medievale. E ammirare il Palazzo della Capra, che oggi ospita il Centro di documentazione della Battaglia del Trasimeno e Annibale. Edificato per ricordare la battaglia.

Se siete alla ricerca di un luogo suggestivo e particolare, vale la pena visitare il Campo del Sole. Un’area verde situata sulle rive del Lago Trasimeno. Caratterizzata dalla presenza di 27 colonne che raggiungono un’altezza di 4,5 metri e che presentano un diametro di circa 70-80 cm. Esse sono collocate in modo da creare una grande spirale che presenta un diametro di 44 metri. Al cui centro, potrete scorgere una tavola con il simbolo del sole.

Le sculture, create con una pietra arenaria locale tra il 1985 e il 1989, sono tutte diverse tra di loro. Sono state ideate e realizzate da artisti di fama nazionale e internazionale. Ognuna di esse è caratterizzata da una propria simbologia. Potrete camminare sul prato in mezzo alle colonne e osservarle da vicino, oppure rilassarvi, meditare e rimanere affascinati da questo interessante museo a cielo aperto. Questo sarà anche una postazione privilegiata per ammirare un bellissimo panorama.

A pochi passi dal Campo del Sole, dalla banchina di Punta Navaccia potrete poi prendere il traghetto e con un breve tragitto, potrete raggiungere un’altra bellissima località di Tuoro sul Trasimeno. L’Isola Maggiore. Passeggiando per l’isola vi sarà possibile ammirare l’antica Chiesa di San Salvatore, la Pieve di San Michele Arcangelo risalente al XIV secolo. E, sui resti dell’antico convento di San Francesco, il magnifico Castello Guglielmi, o Castello Isabella. Edificato sul finire dell’Ottocento in onore della omonima moglie del senatore Giacinto Guglielmi. Potrete anche approfondire le vostre conoscenze sul passato dell’isola, sulla sua storia, sulla religiosità, sull’arte e sull’economia visitando il Palazzo del Capitano del Popolo. Edificio che ospita il Centro di documentazione dell’Isola Maggiore.

Avventurarsi nelle aree boschive di Tuoro sul Trasimeno sarà un’esperienza interessante per i visitatori, che non soltanto potranno apprezzare la bellezza della natura, ma che rimarranno affascinati nel vedere i resti del Castello di Vernazzano.

Alle pendici del Monte Castiglione, su una superficie rocciosa alta circa 25-30 metri, sorgeva infatti l’antico nucleo urbano di Vernazzano. Le mura della fortificazione delimitavano una superficie triangolare ed erano accessibili solo da un lato. Mentre gli altri due versanti si affacciavano su dei precipizi. La posizione sopraelevata conferiva al castello una certa autorità e dominio e garantiva sicurezza all’antico borgo.

Le prime documentazioni che attestano la presenza del Castello di Vernazzano risalgono al 960, e testimoniano la sua appartenenza all’Abbazia di S. Maria di Petroia.

Tra il Duecento e il Settecento, il numero degli abitanti che risiedevano presso il Castello di Vernazzano variò in maniera consistente; nel 1282 vennero censiti 52 nuclei familiari, cifra che si ridusse drasticamente e che portò a 26 le famiglie che vi abitavano nel Quattrocento. Sul finire del Settecento invece si constatò una crescita demografica e il numero degli abitanti raggiunse i 365.

Dell’antica fortezza oggi rimangono pochi elementi. Come alcune parti della chiesa di Santa Maria delle Trosce e la Torre costruita nel XIII secolo per difendere l’antico Castello. Quest’ultima è circondata da una florida vegetazione, ed è sostenuta da diversi tiranti poiché al momento è presente una notevole pendenza che raggiunge i 13 gradi, a seguito dei terremoti avvenuti nella zona e di cedimenti del terreno sottostante.

Attualmente la popolazione che un tempo viveva nell’area delimitata dalle mura del castello, vive in un nuovo nucleo abitativo, più a valle.

Il Forte di Montegualandro, che si erge in posizione dominante su una collina a 450 metri sul livello del mare, è una fortificazione che è stata ambita da tante personalità e che ha ricoperto nel corso secoli un ruolo molto importante nell’area del Trasimeno.

La sua costruzione sembra risalire all’epoca etrusca, quando il popolo la edificò per proteggersi dalle offensive nemiche. Il Fortilizio e il territorio ad esso circostante sono noti anche per esser stato teatro della sanguinosa battaglia del Trasimeno, combattuta nel 217 a.C. tra le truppe guidate da Annibale e quelle capeggiate dal console romano Flaminio; quest’ultimo rimase vittima del tragico epilogo bellico insieme a moltissimi altri soldati romani che caddero durante l’imboscata.

Secondo alcuni studiosi il nome Montegualandro sarebbe riconducibile al termine greco gala, che significa latte, dati gli abbondanti quantitativi di latte prodotti dalle greggi in questa regione.

Si susseguirono numerosi scontri per il possesso della fortezza tra le popolazioni perugine e quelle delle limitrofe città toscane.

Il castello fu infatti di proprietà di numerose personalità e famiglie di spicco nel corso dei secoli, come del marchese Uguccione II, di Federico Barbarossa, dei marchesi Ranieri, dei Montemelini, dei Tarlati e di Ferdinando II de’ Medici Granduca di Toscana e fu visitato anche da influenti personalità nel mondo dell’arte e della letteratura, come Byron, Goethe e Hawthorne. Attualmente il Forte di Montegualandro e tutto il complesso non è visitabile perché la fortificazione militare è divenuta una proprietà privata ed oggi è una residenza nobiliare di lusso.

Risulta comunque interessante ammirare la costruzione dall’esterno, contemplare le imponenti mura, la rigogliosa vegetazione e il meraviglioso panorama che si può godere del territorio circostante del lago Trasimeno.

Risale circa all’anno mille la costruzione di quella che all’epoca era la chiesa parrocchiale di Tuori, antico nome di Tuoro, la Chiesa di Sant’Agata. La chiesa venne dedicata alla vergine martirizzata che rifiutò di unirsi in matrimonio con Quinziano. Un perfido governatore siciliano che operò durante l’impero di Decio, che emanò un editto che mirava alla persecuzione dei cristiani.

Quinziano, invaghitosi della giovane Agata, tentò di sedurla e di farle rinnegare la fede cristiana. Ma la vergine lo rifiutò e per questo fu torturata e uccisa nel 251.

La Chiesa di Sant’Agata sorge all’esterno delle mura cittadine perugine, sopra una collina a 2 km dal luogo in cui sorge l’attuale borgo di Tuoro e doveva essere una costruzione a pianta romanica di modeste dimensioni. Come la graziosa Chiesa di San Salvatore edificata nell’Isola Maggiore del Lago Trasimeno. Purtroppo, sono giunti fino ai giorni nostri solo pochi resti dell’edificio. Precisamente alcuni ruderi delle mura perimetrali e parte dell’abside, con alcune decorazioni; possiamo però ancora ammirare una monofora a forma di croce latina che ci testimonia parte dell’aspetto originario di questo luogo di culto.

La chiesa venne probabilmente distrutta intorno alla fine del XIV secolo da un esercito, in seguito a uno dei numerosi conflitti con il comune di Perugia. Come accadde a molte opere architettoniche delle varie località sul lago Trasimeno andate perdute. Sfortunatamente la chiesa non venne ricostruita dagli abitanti, che progressivamente si spostarono più a valle e in cui fondarono il nuovo nucleo urbano; qui edificarono una nuova chiesa, in onore di Santa Maria Maddalena, che sostituì l’antica chiesa dedicata a Sant’Agata.

La Pieve di Santa Maria dei Confini, più comunemente nota come Pieve Confini è un territorio che deve il suo nome alla sua posizione di confine tra le zone di Perugia e di Cortona, durante il medioevo rappresentava infatti il confine tra le Diocesi di Perugia e di Arezzo.

La chiesa di Santa Maria dei Confini, situata a 274 metri, è la struttura che rappresenta il più importante modello di architettura romanica nell’area del lago Trasimeno.

La sua prima attestazione in documenti scritti risale al 1037, e la seconda volta è stata menzionata in un documento di Federico Barbarossa risalente al 13 novembre 1163. Per questo si presume che la sua edificazione risalga al periodo tra l’XI secolo e il XII.

Anticamente la Pieve aveva una struttura molto elegante, era costituita da tre navate, da numerosi archi a sesto acuto che arricchivano e suddividevano le navate, da absidi semicircolari e il presbiterio si presentava in posizione sopraelevata per garantire un accesso più semplice alla cripta.  Nei secoli successivi la Pieve venne però completamente stravolta poiché la facciata venne ricostruita, la navata diventò unica, una delle absidi venne rasa al suolo e accanto alla chiesa vennero costruite alcune case coloniche.

Dall’esterno è visibile l’abside, l’unica parte ben conservata e alcune decorazioni che sovrastavano il portale.

Attualmente il sito, che è situato all’interno di una proprietà privata, non è ben conservato ed è pericolante e in stato di abbandono; a causa di un reale pericolo di crollo della struttura, l’area è stata infatti delimitata per garantire la sicurezza.

Passeggiando per le strade dell’incantevole Isola Maggiore, perla del Lago Trasimeno e frazione del borgo di Tuoro, non sarà difficile scorgere la Chiesa di San Salvatore, dall’aspetto semplice, gentile e accogliente.

L’edificio, che si trova lungo l’omonima strada, è stato realizzato secondo lo stile romanico nel XII secolo; una testimonianza scritta del 1238 ne documenta la presenza e attesta la sua subordinazione all’Abbazia di Farneta, ubicata a Cortona, località in provincia di Arezzo.

La chiesa si presenta modesta, sia nelle dimensioni sia nelle decorazioni; esternamente si può notare un portale in pietra ornato con raffigurazioni di animali e di vegetali, che ricorda il portale della più imponente Pieve Confini di Tuoro, il quale presenta però delle decorazioni più elaborate e raffinate. Giunge fino ai giorni nostri anche una piccola raffigurazione in pietra di San Matteo, anch’essa visibile osservando la facciata.

All’interno la chiesa presenta una navata unica, un’abside semicircolare e il transetto e sono pochi i resti dei dipinti che decoravano le pareti. Nell’abside in alto a destra è però possibile osservare ciò che resta di un affresco del XIV secolo raffigurante un Angelo.

La cappella dell’Immacolata Concezione di Maria, posta sul lato sinistro della chiesa, conserva alcune opere d’arte e oggetti sacri, tra cui due statue lignee raffiguranti rispettivamente Cristo Risorto e San Francesco e un tabernacolo dipinto secondo la corrente artistica baroccesca, che prende il nome del suo maggiore esponente, nonché fondatore, Federico Fiori detto il Barocci.

Attualmente la Chiesa di San Salvatore a Tuoro non è visitabile e viene aperta soltanto in occasione di matrimoni o di celebrazioni particolari.

Il Palazzo del Capra, che sorge in una zona archeologicamente molto ricca di Tuoro sul Trasimeno, venne fatto edificare dal conte Teodorico Moretti Costanzi per mantenere viva la memoria di una battaglia che fu uno dei più accesi scontri bellici della seconda guerra punica. All’interno dell’illustre palazzo è infatti ospitato il Centro di documentazione della Battaglia del Trasimeno e Annibale; il museo è intitolato a Giancarlo Susini, il Professore grazie al quale vennero approfonditi gli studi sulle vicende della epica Battaglia del Trasimeno.

Le accurate ricostruzioni multimediali presenti all’interno del museo vi riporteranno indietro nel tempo al periodo dello scontro, avvenuto nel 217 a.C.

Dopo una lunga traversata della Spagna e della Francia, l’astuto condottiero cartaginese Annibale Barca, spinto da una forte ambizione e dal desiderio di conquista, prese alla sprovvista e sbaragliò il potente esercito romano sul Trasimeno, all’epoca guidato dal console Flaminio. L’esercito di Annibale fu spietato e in circa tre ore uccise più di diecimila soldati romani, compreso il console Flaminio. All’interno del Centro di documentazione della Battaglia del Trasimeno e Annibale sarà affascinante ripercorrere le gesta dei protagonisti grazie ai 20 video tematici, ai 2 video racconti, ai 15 pannelli didascalici, e attraverso le info-grafiche e le animazioni che vi guideranno alla scoperta dei cruenti e significativi eventi che hanno caratterizzato questo territorio. Potrete ammirare le sapienti ricostruzioni dello scontro nella sala 4D e rimanere affascinanti dalla grafica 3D e dagli effetti polisensoriali.

Il Museo della battaglia vi offrirà anche una completa panoramica storica, naturalistica e archeologica del territorio che fu teatro della sanguinosa imboscata di Annibale nel Trasimeno.

Nel 217 a.C. le campagne di Tuoro sul Trasimeno furono teatro di un acceso e violento scontro tra l’esercito Cartaginese, guidato da Annibale, e le truppe romane guidate dal console Flaminio. La Battaglia del Trasimeno fu una vera e propria imboscata nei confronti dei romani, che nel giro di poche ore furono neutralizzati; furono infatti circa diecimila gli uomini uccisi dai cartaginesi e questo rappresentò un duro colpo per l’esercito romano.

Tuoro sul Trasimeno fa rivivere oggi nelle aree in cui si svolse la sanguinosa battaglia, le vicende di Annibale e dei suoi avversari, attraverso un Percorso Storico-Archeologico della Battaglia del Trasimeno, inaugurato nel giugno del 2010. Il Percorso di Annibale si sviluppa nei territori del Lago Trasimeno per circa 14 km, attraversando numerose campagne e colline umbre e comprende 13 stazioni a tema, che guideranno i visitatori alla scoperta di uno dei più significativi episodi bellici della seconda guerra punica. Nelle piazzole sono presenti approfondimenti di tipo storico e militare, geografico e archeologico redatti in italiano, inglese, francese e tedesco. Sarà possibile ripercorrere l’agguato che fu fatale ai romani, dal principio fino all’epilogo, resoconto che sarà arricchito da un ricco materiale fotografico e illustrativo, da didascalie, ricostruzioni e approfondimenti; sarà interessante rivivere gli spostamenti degli eserciti e comprendere le astute ed efficaci tattiche militari utilizzate dai cartaginesi per sconfiggere gli avversari.

L’ultimo pannello del Percorso illustra e confronta le più significative teorie riguardo la Battaglia del Trasimeno che vennero portate avanti da diversi esperti, come Nissen, Fuchs-Pareti-De Sanctis, Susini e Brizzi-Gambini.

Previa prenotazione è possibile organizzare la visita secondo una diversa durata e modalità e sarà possibile scegliere se transitare lungo alcuni tratti del percorso a piedi o mediante l’ausilio di veicoli.

Oltre che un posto incantevole, immerso nella florida vegetazione e impreziosito dalla presenza del Lago Trasimeno, Tuoro è anche un luogo carico di storia. In cui è possibile rivivere il passato. In particolar modo le vicende belliche che hanno visto come protagonisti Annibale Barca e le truppe romane nel 217 a.C. La battaglia, che vide vincitore Annibale insieme al suo esercito cartaginese, con cui sconfisse i romani capeggiati dal console Flaminio, è stata egregiamente riproposta presso il Museo di Documentazione sulla Battaglia del Trasimeno e Annibale.

Grazie alle dettagliate ricostruzioni multimediali, ai pannelli didascalici, le animazioni e i video, potrete ripercorrere le gesta dell’astuto condottiero cartaginese. Scoprire interessanti informazioni sull’episodio bellico e sul territorio.

Potrete visitare i luoghi che furono teatro dell’imboscata e approfondire ulteriormente le vicende riguardanti la battaglia che sbaragliò i romani sul Trasimeno. Intraprendendo il Percorso Storico Archeologico della Battaglia di Annibale. Lungo i 14 km che attraversano le colline del Trasimeno, incontrerete 13 stazioni tematiche con approfondimenti archeologici, storici, militari e geografici in varie lingue. Che illustreranno le fasi della battaglia, le astute tecniche di attacco e le teorie degli esperti.

Nella vicina Isola Maggiore potrete poi immergervi nella tradizione del ricamo. Visitando il Museo del Merletto, nel Palazzo delle Opere Pie, in cui potrete ammirare preziosi manufatti. Pizzi e merletti realizzati con il Punto Irlanda, oltre ad antichi e meravigliosi abiti ricamati. Opere di alta qualità che vi riporteranno indietro nel tempo.

Se amate l’avventura e la natura, Tuoro sul Trasimeno potrà offrirvi sentieri verdeggianti da percorrere a piedi o in mountain bike, distese erbose e un panorama mozzafiato sul lago Trasimeno che vi stupirà.

Naturalmente potrete anche rilassarvi con delle passeggiate a cavallo, con delle piacevoli gite alla scoperta del Lago Trasimeno o divertirvi facendo sport acquatici come la canoa, il kytesurf e la vela.

Aggiunto ai preferiti con successo.

Per creare il tuo itinerario avremmo bisogno di qualche informazione in più: indica dunque le date che preferisci, quanti siete e dai un valore ai tuoi interessi, così potremo iniziare a comporre la tua timeline insieme.